Nella carambola di commi inseriti nella Legge di Stabilità (Finanziaria), che deve passare ancora al Senato, c'è uno spaccato del Paese: fondi che spariscono apparentemente senza senso (5 per mille), fondi che ritornano e vengono addirittura incrementati ancora apparentemente senza senso. Come è il caso dell'editoria, che ha visto alzare a 100 milioni di euro il proprio fondo a destinazione.
Non solo: il 18 novembre scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo regolamente per le provvidenze all'editoria, che non sarà utile come una legge di riordino dell'intero settore, ma rappresenta una buona novità per i giornali (ad esempio lega i contributi alle effettive vendite in edicola).
Ed infatti è stato accolto con soddisfazione dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana. Certo i problemi rimangono (fra tutti una crisi irreversibile dei giornali), la televisione piglia tutto, soprattutto in materia di pubblicità, il passaggio al digitale non aumenta il pluralismo dell'informazione televisiva. Ma dietro le provvidenze all'editoria ci sono interessi molto forti (giornali dei partiti di destra-centro-sinistra, giornali italiani all'estero, giornali espressione della Chiesa). Non è certo per Il Manifesto (anch'esso sostenuto in quanto giornale edito da cooperativa) che fino ad oggi non c'è stato il black out d'ossigeno (da ammettere però che i contributi arrivano dopo tempi biblici e nel frattempo molti giornali soffrono...).
Esistono poi giornali che resistono anche senza contributi pubblici come Il Fatto Quotidiano (che gode di una certa potenza avendo molte notorietà, anche televisive, fra le sue fila) e Altreconomia, la rivista mensile indipendente con cui collaboro. E che ha appena pubblicato il mio libro "Informazione, istruzioni per l'uso": un viaggio fra i meccanismi che riducono la libertà di stampa in Italia e fra i media indipendenti che resistono e offrono informazione di qualità. Con piacere vorrei rifletterci insieme a tutti quelli che vogliono.
1 commento:
Stai facendo del tuo blog un buon uso. Diventa un contenitore interessante. Vedi di non farlo morire insieme all'appuntamento del lunedì.
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